
Qual’è l’età giusta per prendere un cucciolo di Labrador?
Hai deciso di prendere un cucciolo di Labrador?
Bene! Se hai letto quello che ti ho scritto nei precedenti articoli, son sicura che avrai iniziato a contattare vari allevamenti per fissare appuntamenti e vedere cucciolate.
E magari, scelto l’allevamento avrai chiesto all’ Allevatore di portare via il cucciolo prima dei 60 gg di vita 🤔.
Ebbene, leggi quello che ho scritto in questo articolo e capirai perché il cucciolo deve essere portato via dalla mamma ed inserito nella sua futura famiglia umana solo nel momento giusto: non fidarti di chi vuole dartelo subito senza rispettare i tempi corretti di crescita.
Tutti i cuccioli, come i bambini appena nati, hanno bisogno delle cure della mamma, soprattutto nel primo periodo della loro vita.
Quando prendere il cucciolo e poter vivere l’inserimento nella nuova famiglia
Ne ho sentite tante:
- Lo porto a casa e ve lo riporto per i vaccini!
- Lo prendo un paio di giorni per coccolarlo e poi ve lo riporto in allevamento!
- Il mio compagno scende questo fine settimana voglio fargli una sorpresa!
- …
Insomma, di fronte all’entusiasmo e la voglia di poter stringere tra le proprie braccia il cucciolo, per noi Allevatori è difficile (ma doveroso) spiegare quali sono le ragioni per cui bisogna aspettare ed avere pazienza.
Ed ora cercherò di farti capire il perché.
Recenti studi hanno dimostrato come esistano, anche nel cane, particolari periodi di sviluppo nei quali i cuccioli sono altamente sensibili agli stimoli ambientali ed esposti a danni permanenti di tipo psicologico, che potrebbero determinarne l’instabilità e il non corretto sviluppo psicofisico.
Ad esempio, potresti trovarti con un cane timido, timoroso o aggressivo verso le persone e/o gli altri animali.
E pensa che la causa di molti di questi danni va ricercata nell’età in cui i cuccioli sono stati sottratti dalla propria famiglia canina per essere inseriti in quella umana.
Ma veniamo a noi…
Imprinting: cos’è e come riconoscerlo
Hai mai sentito parlare di Imprinting? Imprinting significa “formare nel giovane l’impronta della specie”.
Il cucciolo impara a riconoscere caratteristiche e comportamento dei suoi simili ed a relazionarsi con loro proprio nella fase dell’imprinting, che si sviluppa a partire dalla 4° settimana di vita.
La mamma diventa un punto di riferimento di importanza vitale per i cuccioli e qualsiasi tentativo di allontanarli provoca in questi uno stato di agitazione e di nervosismo che potrebbe influenzarne lo sviluppo comportamentale futuro.
Per cui l’attaccamento alla figura materna è una condizione indispensabile affinché possa instaurarsi nel cucciolo il processo di apprendimento mediante il quale lo stesso imparerà a riconoscere la mamma o il surrogato di essa, e ad identificare la propria specie.
Solo la mamma (e non tu essere umano!) potrà insegnargli con il giusto linguaggio – quello canino – le regole basilari di comportamento con i propri simili ed il modo corretto di relazionarsi a loro.
In questo periodo, per esempio, i cuccioli imparano a dosare la forza del morso: se fanno male a un fratellino giocando, interviene la mamma che gli rifila una sonora sgridata.
Ed è in questa fase che il cucciolo viene rimproverato dalla madre se si azzarda a toccare un oggetto di proprietà di un cane adulto, come un osso o una pallina.
Ma non solo: è questo il periodo in cui il cucciolo imparerà che esiste una “distanza di sicurezza”, al di fuori della quale non è il caso di allarmarsi. Infatti sarà proprio la madre ad intervenire qualora la stessa venga oltrepassata. I cuccioli che non prendono coscienza di questo importantissimo concetto potrebbero diventare, da adulti, abbaiatori incalliti che andranno in escandescenza quando un innocuo passante transiterà vicino casa, il che non ne farà degli ottimi cani da guardia, ma dei tremendi e timorosi rompiscatole.
Tutto ciò che il cane apprende in questa fase viene assorbito in modo indelebile dal suo cervello e rimane per tutta la vita!
Il mio consiglio è quello di non prendere mai un cucciolo prima degli 70 – 80 gg di vita.
Il detto “piccolo è bello” va bene, ma “piccolissimo è più bello ancora” è sbagliato! 😔
Non è vera la diceria che il cucciolo dopo i 70 gg di vita si affezionerà meno di un cucciolo più piccolo! Anzi, sarà un cane psicologicamente “completo”, in quanto avrà attraversato in modo naturale le fasi più delicate della prima maturazione psichica e quindi avrà altissime probabilità di diventare un cane adulto equilibrato e sicuro di sé.
Quanto detto vale se il cucciolo, i primi 70-80 gg di vita, li ha vissuti con la sua “famiglia canina” e non chiuso in una gabbia e semplicemente alimentato. Ma purtroppo, canari e situazioni del genere, esistono.
Considera che, nel caso in cui questo processo di imprinting non sia stato portato a termine correttamente, i problemi caratteriali e di socializzazione del cucciolo li vedrai al suo ingresso in famiglia e mai in allevamento, in cui si sentirà protetto dalla madre e dai fratelli.
Conoscere ed evitare le conseguenze se si prende un cucciolo troppo piccolo
Portarlo via prima dei 70- 80 gg potrebbe comportare in futuro:
- iperattività
- aggressività
- problemi di apprendimento
- ansie e paure
- possessività eccessiva nei confronti del padrone
Per cui ribadisco l’importanza di rivolgersi ad Allevatori seri che ti permettano di seguire il cucciolo nella crescita e che non lo strappino precocemente dalle cure materne.
Diffida da chi vuole consegnarti il cucciolo a 35-40 gg di vita facendoti credere di volerti accontentare!
Oppure chi allontana i cuccioli dalla madre tirando in ballo la scusa che la cucciolata è numerosa.
Una persona così, vuole semplicemente sbarazzarsene il prima possibile. E’ vero, un numero maggiore di cuccioli sarà fonte di maggior stress per la cagna, ma questo non vuol dire che lei voglia rinunciare a fare la madre e ad educare i suoi piccoli.
E poi c’è un altro problema da considerare: quello della vaccinazione.
Il cucciolo non va vaccinato mai prima dei 50-55 giorni di vita perché il vaccino non ha alcun effetto, siccome sono ancora in circolo gli anticorpi materni. E questo, un allevatore serio, lo sa.
Il rischio di ammalarsi in un ambiente nuovo lo esporrebbe a gravi pericoli per la sua salute.
Cosa fare dopo i primi 70 – 80 giorni di vita
E’ in questa fase che bisogna farlo socializzare con gli altri cani e fargli conoscere nuove cose, oltre che incontrare altre persone.
Insomma, è il momento in cui devi dedicare più tempo al cucciolo, evitare traumi e far si che ogni nuova esperienza sia positiva.
Tutto ciò che apprende in questa fase resterà impresso nella sua memoria, per sempre.
E nell’attesa cosa fare?
Semplice! Inizia a raccogliere tutte le informazioni sulla razza che hai scelto, prepara tutto l’occorrente per accogliere il cucciolo a casa (70/80 gg passano in fretta!).
Chiedi consiglio all’Allevatore che saprà indirizzarti correttamente ed indicarti tutto ciò di cui il piccolo realmente necessita evitando che tu perda tempo e soldi…e se hai la possibilità chiedi all’Allevatore di poter far visita più spesso ai cuccioli e risolvi tutti i tuoi dubbi. Ricorda che le domande che a te possono sembrare banali paradossalmente sono le più importanti!
Un Allevatore serio potrà essere solo contento e fiero di aver scelto te per affidare il suo cucciolo!
Riassunto
Ora che hai capito qual’è il momento giusto di prendere un cucciolo senza rischiare di causare un trauma per il suo futuro, ti chiedo di condividere questo articolo con chi è interessato ad acquistare un cane o semplicemente per diffondere questi importanti concetti. 🙂
Per altro genere di informazioni, come cucciolate in arrivo o consigli, puoi scrivermi all’indirizzo e mail sweet.dreamlabrador@libero.it o alla pagina Facebook dell’allevamento.
Un abbraccio.
Anna