
Cane in condominio: cosa dice la legge (e come comportarsi).
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Sai cosa dicono le norme ⚖️ che regolano la presenza del cane in condominio? Se stai cercando informazioni al riguardo, questo articolo fa al caso tuo 😉
Voglio che tu sia preparato ed informato nel caso in cui avessi la necessità di far valere le tue ragioni di fronte ai condomini che non vedono di buon occhio la presenza di animali domestici 🐕🦺 in condominio.
1. La legge che tutela il cane in condominio
La nuova Riforma del Condominio Legge 220/2012 ha modificato in maniera significativa la normativa che riguarda il possesso di animali domestici all’interno di un condominio, introducendo la seguente disposizione:
“Le norme del regolamento non possono vietare di possedere o detenere animali domestici”.
Cani e gatti sono considerati come esseri facenti parte del nucleo familiare, per cui nessun regolamento condominiale può impedirti di possedere o detenere un cane in appartamento. E non solo… sei libero di farlo circolare nelle parti comuni, come il giardino condominiale e l’ ascensore!
Infatti, se una delibera dell’assemblea condominiale disponesse privazioni o divieti nei confronti del tuo animale – es. ne limitasse la sua circolazione nelle parti comuni – , la stessa potrà essere annullata dal magistrato. Potrai fare ricorso in tribunale entro 30 giorni dalla data della delibera oppure dalla data della comunicazione della delibera, nel caso in cui tu fossi risultato assente.
Inoltre, se nel corso dell’assemblea sono stati deliberati limiti alla libertà del tuo cane senza includere lo specifico argomento all’ordine del giorno, la decisione è di per sé già nulla e non richiederà l’intervento del giudice per l’annullamento. Ti basterà inviare una lettera raccomandata a/r all’amministratore condominiale semplicemente per ricordargli l’invalidità della decisione assembleare.
1.1 L’eccezione a questa legge condominiale
Chiedi sempre se esiste un regolamento contrattuale, redatto dal costruttore, che prevede la clausola di divieto di detenzione di animali domestici in casa.
La clausola in questione prevale sulle norme del codice civile in quanto trae forza vincolante dalla espressa volontà dei contraenti.
2. Cane in condominio: i doveri del proprietario
Alla base di ogni comportamento deve esserci sempre il buon senso. Diritti e doveri fanno parte della nostra quotidianità, quindi ti indico i principali doveri che un buon padrone deve avere nella gestione del proprio cane in un contesto condominiale:
2.1 Vigila sul cane
Stai attento a come si comporta il tuo amico a quattro zampe: vigila sempre e comunque su di lui in modo che non crei problemi agli altri condomini o nelle parti comuni (es. cacca in giro non raccolta!!!) .
Ricorda che anche se non è vietato tenere un animale da compagnia in appartamento, gli spazi comuni vanno rispettati!!
L’art 1102 c.c prevede infatti che “Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto”.
2.2 Usa il guinzaglio
E’ obbligatorio condurre il cane al guinzaglio e non lasciarlo girare liberamente negli spazi comuni. Qualcuno può aver paura del cane e i bambini possono spaventarsi se vedono arrivarsi incontro un cane, anche se lo stesso vuole semplicemente giocare🐕🦺⚽ .
Porta con te busta e paletta per raccogliere i bisogni del cane. Come ho scritto in questo articolo, ci sono tanti piccoli trucchetti per educare il cane in maniera perfetta 😉.
2.3 Attento alle immissioni
Ti faccio un esempio: se il cane si trova all’interno dell’appartamento condominiale e abbaia solo quando il padrone rientra dal lavoro, o quando qualcuno passa davanti alla porta di casa, allora il rumore provocato è da considerare nei limiti della normale tollerabilità.
L’articolo dice che “la presenza di un cane all’interno di una struttura condominiale non deve essere lesiva dei diritti degli altri condomini, sicché i proprietari dell’animale devono ridurre al minimo le occasioni di disturbo e prevenire le possibili cause di agitazione ed eccitazione dell’animale stesso, soprattutto nelle ore notturne; occorre, però, tenere presente che la natura del cane non può essere coartata al punto da impedirgli del tutto di abbaiare e che episodi saltuari di disturbo da parte dell’animale possono e devono essere tollerati dai vicini, in nome dei principi del vivere civile” (Cass. civ., sez. II, 26 marzo 2008, n. 7856).
E’ possibile procedere civilmente solo se la frequenza e il volume del rumore provocato dall’animale superino questa soglia, così come l’odore insopportabile derivante dalle sue pessime condizioni di cura.
Ovviamente il cattivo odore deve essere accertato di un tecnico della ATS locale; se viene confermato allora il condomino può agire con una azione inibitoria della condotta e richiedere l’eventuale risarcimento del danno.
2.4 Attento all’abbandono del cane in condominio
Una situazione classica è la sofferenza per ansia da separazione.
Ricorda che l’art. 672 del Codice Penale, relativo all’omessa custodia e mal governo di animali, impone che è vietato abbandonare per un lungo periodo gli animali domestici nella propria abitazione.
Se capita questo, rischi il reato di omessa custodia, punito con una multa fino a 258 euro.
2.5 Evita danni e conseguenze personali
Il padrone è considerato responsabile, sia dal lato civile che penale, in caso di danni o lesioni a persone o cose, e questo comporta come conseguenza diretta il risarcimento.
Ti consiglio di stipulare una polizza assicurativa di responsabilità civile per eventuali danni che il tuo cane potrebbe provocare a terzi. Vuoi essere più previdente? Puoi stipulare una polizza che ti copra anche le (possibili) future malattie e gli infortuni del cane.
Ricordati di curare il suo stato di salute: vaccinazioni, trattamenti antiparassitari, sverminazioni regolari, visite di controllo dal veterinario… Un cane sano non costituisce un pericolo né per gli umani né per i suoi simili😉.
3. Il cane in condominio: cosa fare in ascensore?
Anche se hai in casa il cane più tranquillo al mondo, devi valutare l’idea che possa incutere paura a qualcuno. Si apre l’ascensore ed inizia ad abbaiare? O salta all’improvviso addosso a qualcuno? In questo caso, esci di casa tenendolo al guinzaglio. Semplice no!?😉
4. Il cane sul balcone!
Lasciare un cane su un balcone non costituisce una condotta di per sé illecita. Questa scelta può però integrare un reato al sussistere di alcune condizioni e, in particolare, se le modalità (e le tempistiche) di detenzione dell’animale in detto spazio siano tali da causare allo stesso malessere e sofferenza.
Se il tuo vicino maltratta in questo modo il suo cane è bene che tu glielo faccia presente. Non ti vuole ascoltare? Denuncialo alle autorità competenti.
Gli animali domestici non possono essere lasciati soli in casa o sul balcone, se da questo derivano danni alla loro integrità psico-fisica oppure disturbo ai condomini.
A carico del proprietario si possono configurare i reati di abbandono di animali o di disturbo della quiete pubblica, soprattutto se vengono superati i limiti della normale tollerabilità per:
- odori
- cattiva igiene
- rumori causati dall’abbaiare continuo.
Vuoi testare questi limiti? Hai bisogno di un accertamento tecnico. L’art. 727 del codice penale stabilisce che:
“Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”.
Dunque, non è reato tenere il proprio cane sul balcone, ma lo diventa nel caso in cui l’animale sia abbandonato per ore:
- senza accesso ad acqua e cibo;
- sotto al sole cocente, con rischio di un colpo di calore;
- in uno spazio angusto;
- legato alla catena senza potersi riparare dal sole o dalla pioggia.
4.1 Cosa fare se si vede che un cane è costantemente detenuto in un balcone?
In conclusione, nel caso in cui tu assista alla costante detenzione di un cane su un balcone, in uno spazio angusto, magari senza idoneo riparo o con insufficienti cibo e acqua, potrai segnalare la situazione (potenzialmente illecita) alle forze dell’ordine che, ricevuta l’informazione, dovranno effettuare le opportune verifiche, porre fine a eventuali condotte illecite e far sì che vengano perseguiti i loro autori.
RIASSUNTO
Il cane in condominio può creare problemi di relazione con gli altri condomini e, soprattutto, con i vicini. Cerca di evitare che si creino situazioni spiacevole seguendo questi pochi, semplici consigli 😉
In questo articolo hai imparato:
- quali leggi ti tutelano in ambito condominiale;
- quali aspetti della vita quotidiana in condominio devi tenere sotto controllo;
- cosa puoi (e non puoi) fare.
Hai avuto brutte esperienze in condominio? Come le hai risolte? Se hai ancora dubbi in merito puoi scrivimi all’indirizzo mail sweet.dreamlabrador@libero.it. Rispondo con piacere.
Un abbraccio,
Anna